DVB-T2: il nuovo digitale terrestre cos’è e quando parte
Che cos’è il DVB-T2?
Il DVB-T2 è il nuovo standard del segnale televisivo del digitale terrestre. Nel 2012 abbiamo assistito allo switch off della televisione analogica a favore del digitale terrestre, il DVB-T. Questa nuova tecnologia ha portato un miglioramento del segnale e anche una più ampia proposta di canali televisivi. All’epoca i TV non erano tutti compatibili con il nuovo standard di trasmissione, per questo abbiamo dovuto acquistare i decoder che trasformavano il segnale da analogico a digitale. Oggi stiamo assistendo ad una nuova trasformazione. Entro il 2023, infatti, lo standard di trasmissione digitale passerà da DVB-T a DVB-T2. Questo permetterà di migliorare ulteriormente la qualità del segnale e di liberare spazio per le frequenze telefoniche 5G.Quando entrerà in vigore il DVB-T2?
La data ultima è il 1 gennaio 2023, ma le tappe intermedie sono diverse. La prima fase è quella che vede l’inizio della codifica del codice MPEG-4. A partire dal 15 ottobre 2021 si attiverà questa fase che non avrà ripercussioni sui TV HD, visto che anche i televisori DVB-T HD sono dotati della possibilità di decodificare il segnale, ma le avrà sui TV che non posseggono la tecnologia HD, cioè l'alta definizione. Le televisioni nazionali abbandoneranno l'attuale standard (MPEG-2) per adottare il nuovo (MPEG-4) a partire dal 15 ottobre 2021 ma "volontariamente": cioè saranno le stesse emitettenti televisive a scegliere quale dei loro canali mandare in onda con il nuovo standard.
La seconda fase, molto più impattante, vede lo switch off del segnale DVB-T a favore del DVB-T2 con codifica H.265 o HEVC. Questa fase verrà attivata in tutta Italia dal 1 gennaio 2023. A partire da questa data tutte le reti televisive passeranno alle nuove frequenze e, visto che non è previsto un periodo di passaggio da un segnale all’altro, entro il 1 gennaio 2023 ognuno dovrà attrezzarsi con TV o un decoder compatibili per il DVB-T2.
Vediamo nel dettaglio le date del passaggio alla trasmissione in codifica MPEG-4 e alle frequenze DVB-T2:
- Dal 15 ottobre 2021: le trasmissioni televisive nazionali cambieranno la codifica del segnale, che passerà da MPEG-2 a MPEG-4. Questo significa che saranno visibili solamente i canali HD (in TV che possiedono la tecnologia HD ovviamente). Non è ancora chiaro come le emittenti televisive gestiranno il passaggio dalla vecchia alla nuova codifica: i canali princiapali della RAI, per esempio, verranno trasmessi per un certo periodo di tempo in simulcast, cioè contemporaneamente nelle due codifiche.
- Dal 1 gennaio 2023: le frequenze DVB-T, cioè quelle utilizzate attualmente, verranno spente e non sarà possibile vedere nessun canale televisivo, nemmeno in HD. Si potranno vedere i canali televisivi solamente se si possiede un decoder DVB-T2, oppure con un TV DVB-T2
È importante sottolineare che nella prima fase del passaggio, i canali del digitale terrestre, così come li conosciamo, abbandoneranno lo standard MPEG-2 per usare esclusivamente l’MPEG-4: questo standard è attualmente impiegato solo dai canali HD (quelli dal 500 in su).
Ricapitolando: a partire dal 15 ottobre 2021 saranno visibili solamente i canali HD. La transizione definitiva al DVB-T2 avverrà dal 1 gennaio 2023 con il passaggio allo standard HEVC.
TV e decoder compatibili
I TV che troviamo attualmente sul mercato sono tutti compatibili con il nuovo standard di frequenze DVB-T2. Dal luglio 2016, infatti, tutti i produttori si sono conformati alla nuova tipologia di segnale. E gli stessi negozi, sia fisici sia online, hanno l’obbligo dal 2017 di vendere solamente TV DVB-T2. Se ha acquistato il tuo TV prima del 2016 e non vuoi acquistarne uno nuovo a breve potresti facilmente risolvere con un decoder. Con poche decine di euro infatti, si possono acquistare decoder in grado di trasformare il vecchio standard DVB-T al nuovo DVB-T2, allo stesso identico modo in cui trasformava il segnale analogico in digitale.